
Anna Lana Brancaglione, 14 settembre 2024
La scelta delle mie Benvenuta.
Quando Tati mi ha invitata a scrivere questo testo, mi sono venuti in mente tanti bei ricordi. Durante la mia fase da sposa sapevo che la scelta delle scarpe sarebbe stata difficile: ho visitato diversi negozi, ho fatto tante ricerche e sembrava che niente fosse adatto. Portavo con me una vecchia lesione alla caviglia sinistra, che mi ha sempre reso difficile sentirmi sicura con i tacchi. Non volevo delle scarpe solo belle per la foto: volevo leggerezza per camminare con sicurezza, libertà di ballare senza paura e, possibilmente, qualcosa che potessi indossare anche dopo il matrimonio.
È così che ho conosciuto Benvenuta — e Tati, la sua fondatrice. Una donna che ha trasformato la sua visione in realtà e che mi ha ispirata condividendo il suo percorso dal mondo corporate al settore degli eventi.
Quel giorno, io e mia suocera ci siamo sentite così connesse che il momento non è stato più soltanto una prova di scarpe: è diventato un incontro di storie, di sogni e di forza femminile. Siamo uscite soddisfatte, ognuna con il proprio paio di Benvenuta — il mio e il suo — ma anche con il ricordo di una giornata memorabile.
Essere sposa significa anche questo: circondarsi di persone e fornitori che non consegnano solo prodotti, ma che rendono il percorso più significativo. E, nel mio caso, è stato anche trovare in imprenditrici come Tati un riferimento di coraggio e autenticità.
Dopo il matrimonio, questa ispirazione è diventata uno scopo. Oggi mi dedico a creare esperienze che aiutino altre spose a vivere il loro percorso in modo unico, senza rinunciare a ciò che sono davvero.
Alla fine, indossare le mie Benvenuta è stato più che completare il look: è stato sentire la serenità di essere sicura a ogni passo, la leggerezza di vivere tutta la giornata senza limiti e la gioia di ricordare queste storie che hanno segnato la fase più bella della mia vita.
Anna Brancaglione
Luogo della cerimonia – San Paolo, Brasile