
Volta Mantovana, dove tutto è cominciato
Un viaggio con anima (e intenzione)
Viaggiare è sempre stata una delle mie più grandi passioni. Forse perché, nel profondo, sento che ogni destinazione è anche un modo per ritrovare me stessa. Ed è proprio per questo che lanciare Footsteps da qui, da questa piccola e affascinante città del nord Italia, ha per me un significato speciale.
È anche uno di quei luoghi che rappresentano ciò che Benvenuta significa per me: eleganza con significato, passi intenzionali e storie che attraversano le generazioni.
Le mie radici a Volta Mantovana
Volta Mantovana, in provincia di Mantova, in Lombardia, custodisce molto più di strade acciottolate, castello medievale e paesaggi bucolici. Custodisce l’inizio di una parte molto personale della mia storia.
Fu da qui che, nel 1897, il mio bisnonno — Benvenuto Luigi Faita — ebbe il coraggio di partire alla ricerca di una nuova vita in Brasile. E, una volta arrivato, senza parlare né comprendere una parola di portoghese, il suo nome e cognome vennero invertiti per errore al momento della registrazione. Così il nostro cognome passò da Faita a Benvenuto.
Anni dopo, fu proprio quel nome (ora anche il nostro) a ispirarmi nella creazione di Benvenuta — la versione al femminile, con un’anima leggera, elegante e determinata. Una donna che, come lui, attraversa confini e apre nuovi cammini. Che non ha paura dell’ignoto. Che cammina con grazia e con uno scopo.
L’emozione del ritorno
Volta Mantovana mi ha emozionata fin dalla prima visita. Camminare per le stesse vie che lui aveva percorso, sentire il vento tra i campi, osservare il tramonto dal giardino davanti alla chiesa… ogni dettaglio mi ha fatta sentire ancora più connessa alle mie radici e al cuore della Benvenuta.
Santa Maria Maddalena: fede e bellezza
Uno dei luoghi che più mi ha toccato è stata la Chiesa di Santa Maria Maddalena, che domina il borgo dall’alto e custodisce secoli di storia e devozione. Costruita nel XIII secolo e ampliata nei secoli successivi, ospita 22 opere restaurate di scuola veneta e bresciana — tra cui un’Assunzione attribuita al Guercino.
È lì che ho trovato documenti con il nome del mio bisnonno — un momento che porterò per sempre con me.
Palazzo Gonzaga: eleganza e potere
Un altro simbolo affascinante è il Palazzo Gonzaga, oggi sede del Comune, con i suoi giardini rinascimentali e una storia degna di un film. Costruito nel 1465 come rifugio della corte mantovana, fu in seguito residenza nobiliare, quartier generale durante le guerre per l’Unità d’Italia e infine patrimonio pubblico.
Passeggiare nei suoi saloni e immaginare la vita che un tempo si svolgeva lì è un’esperienza indimenticabile.
Un brindisi alla tradizione: Mostra dei Vini
Per gli amanti del vino (me compresa!), aprile è il momento ideale per visitare. La città ospita la deliziosa Mostra Nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione, un evento che celebra i vini dolci e complessi della zona con degustazioni, incontri con produttori locali e un’atmosfera davvero speciale.
MIA 65: un tacco pieno di significato
Durante questa visita ho portato con me il modello MIA 65, che ho fotografato in alcuni di questi luoghi speciali. Un tacco che rappresenta perfettamente l’equilibrio tra forza e delicatezza — il compagno ideale per viaggi vissuti con anima leggera e passi pieni di intenzione. Come quelli del mio bisnonno… e come quelli della Benvenuta.

Un bacio e alla prossima destinazione,
Tati Benvenuto